Formazione e note critiche

La mia formazione si è basata non solo sulla parte tecnica ma parallelamente a quella teorica frequentando e sostenendo esami in quelle materie che potevano essere di aiuto alla pittura, fino a giungere al conseguimento della Licenza nel Master di Alta Specializzazione in Architettura e Arti per la Liturgia

- Scuola Iconografica di Seriate (BG)

- Centro Russia Ecumenica di Roma

- Abbazia Greca di Grottaferrata

- Abbazia delle Tre Fontane

allieva dei Maestri: Stefano Armakolas

Alfonso Caccese

Fabio Nones

Ivan Polverari

Laura Renzi

Padre Andrej Davidov

Corsi di affresco e di miniatura presso L'Officina delle Arti Antiche S. Severa (RM)

Livello teorico

A Gennaio 2020 ho ottenuto la licenza difendendo la tesi "L'Acheropita del Laterano e la Chiesa che è in Roma" con votazione "summa cum laude e diritto di pubblicazione" presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma - Sezione Liturgia - nel Master di Alta Specializzazione in Architettura e Arti per la Liturgia (foto sotto: la sottoscritta con il moderatore prof.ssa Maria Giovanna Muzj e il censore P. Ruberval Monteiro da Silva, osb)


  • Frequenza e sostenimento esami per cinque anni all’Istituto Superiore di Scienze Religione all’Apollinare della Pontificia Università Santa Croce – Sez. distaccata di Imperia
  • Istituto Diocesano di Teologia Pastorale Casati-Trona (Mondovì): corso per ministro straordinario della Parola (1997-99)

Studi specifici:

§ Frequenza con sostenimento di relativi esami presso le seguenti università pontificie romane:

- Pontificio Istituto Orientale: La Grande Settimana; I simboli cosmici

- Pontificio Istituto S. Anselmo – Specializzazione Monastica: La Filocalia; Giovanni Climaco; Monachesimo Siro; Monachesimo Palestinese; Monachesimo nel Medioevo; Apoftegmi dei Padri del deserto

- Pontificia Università Gregoriana: Spiritualità bizantina

- Pontificia Università Lateranense: Cabasilas e Palamas

Ho partecipato al Convegno Internazionale "Iconostasi e liturgia celeste: una prospettiva cattolico orientale per la nuova evangelizzazione" (23.4.2012) presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma.

Alle ore 0,40 del 1 GENNAIO 2013 nella Parrocchia di Dio Padre Misericordioso di Roma, durante l'incontro internazionale della Comunità di Taizè, il Padre Sergy Lepin, prot, D.D. di Minsk - Rakaw, della Chiesa della Trasfigurazione (Holy Transfiguration Church), mi ha impartito la benedizione dell'iconografo con l'icona del Mandilion custodita in tale chiesa e per l'occasione usata, insieme ad altre per la preghiera dei partecipanti di rito Orientale.

Momento della celebrazione ecumenica con la presenza sull'altare del sacerdote ortodosso.

Orario pochi minuti dopo la benedizione dell'iconografo



L'8 di settembre nella medesima chiesa il parroco ha benedetto gli iconografi presenti, inclusa la sottoscritta, in occasione del nuovo anno pastorale.

CRITICHE pittoriche

“Apparenze cromatiche” potrebbe essere il modo giusto di definire le immagini che la pittrice materializza sulle tele e i cartoni telati.

La libertà stilistica esprime quella totalità di sensazioni che ognuno può fare proprie.

Anche il taglio delle immagini è personale e significativo ma non privo di riferimenti spaziali precisi, che vedono il colore muoversi su piani diversi e ribaltare, talvolta, lo sfondo in primo piano.

Questo “specchio dell’anima” è simile ad un gioco che conduce lo sguardo dentro e oltre le immagini e raggiunge significati di infanzie, di memorie, di presente, di dubbio…

Sono immagini che potrebbero essere molto piccole o molto grandi: è interessante notare che sovente esse portano lo sguardo ad uscire dal quadro; lo spazio pittorico non è esaustivo ma ci apre ad una sensazione spaziale che dilaga tutto intorno all’opera facendoci immaginare una continuazione della storia che l’autrice ci lascia liberi di stabilire.

I suoi quadri sono prevalentemente colore, emozione-colore. Ella potrebbe benissimo via-via abbandonare la forma e approfondire l’aspetto cromatico poiché il senso del colore è un codice comunicativo innato e personale per alcune persone molto più accentuato che in altre. Anche grandi maestri (per esempio Monet) hanno avuto problemi con la vista ma non hanno interrotto la loro attività, continuando a dipingere “quello che non si vede quando ci si vede bene”: i sentimenti, l’atmosfera, le emozioni, l’aria, la luce…...

Marisa Novaro, pittrice e docente Istituto d’Arte

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Vita interiore: imperiosità della vita interiore. Questo è il messaggio che si impone guardando i quadri di Claudia Rapetti; in modo particolare i suoi giardini, le sue campagne liguri con viti e ulivi, i suoi borghi arroccati o lambiti dal mare e infine il mare stesso: presenza ricorrente, infinita e indefinita, amata e sognata, che le dimensioni a volte esigue dei dipinti servono paradossalmente a far risaltare.

Il percorso da autodidatta, e dunque l’assenza di condizionamenti accademici, conduce talvolta l’Autrice a scegliere inquadrature considerate “difficili”, come quelle caratterizzate da un elemento centrale preponderante affiancato da altri simmetrici: è il caso di La porta del sonno, Dalla casa di Poggi, La foce dell’Impero, La sentinella… Ma per un senso spontaneo della composizione, ella riesce a trovare un equilibrio sottile e ad esprimere ciò che le urge dentro. Così avviene in particolare per il quadro La sentinella (un albero su una collina) che cresce, perfettamente centrato, solitario e vigoroso tra le erbe alte, stagliandosi con la chioma contro la linea lontana di demarcazione tra mare e cielo, mentre la città degli uomini è appena accennata nell’angolo, in basso a sinistra. Primato e autonomia della vita interiore!

Maria Giovanna Muzj, docente Pontificia Università Gregoriana

Beni Culturali

Nelle rappresentazioni pittoriche di Claudia Rapetti possiamo notare che si ispira a due grandi temi: la natura e il sacro, distribuendo ad ognuno di essi uguale passione ed entusiasmo. È concorde nel mettere insieme valori umani e spirituali validi in un unisono di razionalità. La sua naturale vocazione di artista la porta a sperimentare varie tecniche e approfondire culturalmente varie tematiche. Con il suo linguaggio personale esprime chiaramente i suoi concetti umani e naturalistici.

Con la sua pittura, il suo tratto deciso, le sue sfumature di colore, la sua fantasia, il suo amore per l’arte, riesce a coinvolgere emozionalmente l’osservatore. Claudia Rapetti dimostra di saper intonare tutte le melodie di umanità, rivelando una conoscenza e una padronanza delle tecniche insieme a doti eccellenti di creatività. Le sue opere trasmettono messaggi importanti e di immediata lettura.

Dott.ssa Elena Cicchetti, critica d’arte e pittrice

L’artista si è specializzata nel ritrarre icone con il suo delicato pennello e la sua tecnica accurata, riesce così a far riflettere, sollecitare emozioni non indifferenti per la sua precisione e cultura pittorica. Riesce a far vivere quasi esclusivamente figure legate alla storia del mondo sacro, elaborate con precisione e razionalità. Inoltre riesce ad unire oltre all’iconografia anche una pittura del tutto personale che ritrae posti e paesaggi che a lei sono maggiormente a cuore, creando emozioni attraverso una orchestrazione di forme e di colori. Si può dire quindi che la pittrice con entusiasmo si ispira alla natura e al sacro. Il suo io è ricco di generosità e amore verso il prossimo esprimendo sentimenti di umanità. Ha conoscenza e padronanza delle tecniche e buona creatività. Vedendo le opere di Claudia Rapetti possiamo dire che inviano messaggi comprensibili a tutti e di immediata lettura.

Dott.ssa Elena Cicchetti, critica d’arte e pittrice

Un continuo rincorrersi di emozioni, dettate da una preparazione pittorica e dall'utilizzo dei delicati pennelli che lei usa per le sue icone, ci lasciano riflettere sulla personalità della pittrice. Un io razionale, provato dalle difficoltà che si incontrano nel corso della vita, lega la sua personalità ad un'alta spiritualità, esprimendo sentimenti di umanità, altruismo, generosità e comprensione verso il mondo che la circonda. La sua filantropia consente di avvicinarla a quel mondo che appare a volte quasi irreale.

Dott.ssa Elena Cicchetti, critica d’arte e pittrice

L'artista riesce a trasmettere con le sue opere, specialmente quelle ispirate al sacro, un'infinita spiritualità, che quasi penetra in noi, creando una viva emozione. Ci fa vivere il passaggio dalla materia, quale è il nostro mondo, all'inesorabile mistero oltre il visibile. In tutte le sue opere, dalla tecnica raffinata e precisa, libera nelle forme e nei colori, si trasmette un'intensa spiritualità, esprimendo un magico innesto tra fantasia e realtà, un messaggio d'amore e di speranza.

Dott.ssa Elena Cicchetti, critica d’arte e pittrice

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